Stimolare e motivare gli alunni all’apprendimento, creare in loro il desiderio di apprendere, determina la necessità di superare il modello trasmissivo dell’intervento didattico, ricorrendo a metodiche innovative e attività basate su una pratica laboratoriale pienamente integrata con la didattica curricolare nel normale orario delle lezioni. E’ questo il punto di partenza che ha portato la nostra scuola ad adottare le Avanguardie Educative ed attingere a nuove o rivisitate metodologie didattiche. Una scuola d’avanguardia nasce da un nuovo modello di apprendimento e di funzionamento interno, rendendo duttili i suoi ambienti affinché vi siano spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di attività didattiche, per la fruizione di servizi, per usi anche di tipo informale; spazi dove lo scambio di informazioni avviene in modo non strutturato, dove lo studente può studiare da solo o in piccoli gruppi, dove può approfondire alcuni argomenti con l’insegnante, ripassare, rilassarsi.
La presenza di docenti ormai esperti nella didattica innovativa, afferenti alle Avanguardie Educative, permette di creare gruppi di studio e di formazione perché il docente possa considerare altri schemi, rispetto alla lezione frontale, intesa come unica trasmissione della conoscenza, per passare invece a uno sviluppo di abilità e competenze nel senso “laboratoriale” del termine, ossia, come in una bottega rinascimentale, insegnare a fare, oltre che trasmettere il sapere, nella prospettiva del learning by doing.
Attraverso la metodologia didattica: “Didattica immersiva”, gli studenti saranno coinvolti dal docente in un percorso di apprendimento, in cui si attiveranno compiti specifici attraverso il modellamento del setting, che permetterà di fornire gli strumenti per esplorare e consolidare le potenzialità in ambito educativo dei cosiddetti “mondi virtuali”.